Dunque, ciò premesso, che facciamo: iscriviamo nel registro degli indagati il capo dei vigili urbani di Milano e l'assessore al traffico o comunque si chiami?
Giacomo Scalmani è morto ovviamente per una tragica, ingiusta e dolorosa fatalità, ma anche perché l'Italia è un paese selvatico, autarchico, poco interessato alle regole, e in un certo senso molto indegno di se stesso.
Ma c'è qualcosa da fare per provare a migliorare le cose: regolare la circolazione, multare chi viola le regole della circolazione sempre (non solo dopo la morte di un bambino), liberare le strade dal traffico, rendere più efficace l'uso di mezzi pubblici, negoziare con i tassisti tariffe più interessanti, scambiare tariffe basse con maggiore utilizzo dei loro mezzi.
Questo suggerimento anche per i leopoldisti che amministrano le città e devono dar prova di farlo non bene ma benissimo prima di candidarsi a più alte prove, e per i pessimi sindaci che neanche ci provano (qualcuno conosce mister Alemanno? Roma è in condizioni patetiche).